Cos’è la Floriterapia e quali sono le sue origini

La floriterapia è un sistema di cura dolce ed efficace già utilizzato dalle popolazioni antiche che ne conoscevano bene le grandi virtù terapeutiche.

La natura non crea senza motivo

ARISTOTELE

Sin dagli antichi Egizi si usava utilizzare alcune piante curative per ricavarne unguenti, sciroppi e medicamenti atti a curare il corpo e l’anima degli uomini.

Il popolo Esseno in armonia con madre natura utilizzava sapientemente piante officinali, olii essenziali, energia dei cristalli e la meditazione come preziosi strumenti di cura. La loro credenza e conoscenza gli permetteva di approcciarsi ad ogni tipo di disarmonia nel pieno rispetto di quell’Essere Superiore che aveva donato loro ogni strumento atto ad aiutare l’uomo a riportare armonia tra la mente il corpo e lo Spirito. Essere connessi con le energie cosmiche era per loro di fondamentale importanza.

Gli antichi aborigeni australiani usavano bere la rugiada di alcuni fiori per beneficiare delle loro proprietà curative, erano consapevoli che essere in armonia con la natura era l’unico modo per avere una buona vita, utilizzavano conoscenze ancestrali come, il rispetto, la gratitudine e l’amore per tutto ciò che il Creatore aveva Donato loro.

L’uso delle piante officinali per curare ogni tipo di malattia quindi ha origini antiche e da Ippocrete in poi verrà tramandato di generazione in generazione fino ad oggi.
Nel rinascimento un grande contributo arrivò da Paracelso padre della medicina moderna e grande studioso delle piante officinali. Medico, alchimista e astrologo, dedicò tutta la sua vita alla ricerca della verità il suo motto era “non sia d’altri chi può essere di se stesso” un concetto che ci fa capire l’importanza per ognuno di conoscere chi siamo nel profondo per realizzare in pieno se stessi ed il proprio progetto personale.

“Non sia d’altri chi può essere di se stesso” un concetto che ci fa capire l’importanza per ognuno di conoscere chi siamo nel profondo per realizzare in pieno se stessi ed il proprio progetto personale.

Figura affascinante – formò la sua conoscenza scientifica nutrendo contemporaneamente la crescita spirituale – considera il corpo e lo spirito un’unica cosa, l’armonia e l’equilibrio si ottengono quando seguiamo la volontà del nostro spirito. Approfondì la teoria delle segnature, una filosofia spirituale molto interessante secondo la quale tutte le cose in natura portano un segno che mette in luce le loro qualità secondo il criterio dell’analogia.

La forma, il modo in cui cresce, la struttura, il colore e l’odore di una pianta mettono in luce le energie curative che questa possiede, sia da un punto di vista fisico che psichico.

L’esempio più conosciuto è quello della noce che assomiglia alla forma del nostro cervello ma anche del nostro intestino e studi scientifici dimostrano quanto questi due organi siano collegati tra loro: infatti è proprio nell’intestino che elaboriamo buona parte del nostro vissuto emotivo ed in esso sono state trovate cellule neuronali che sono le cellule del cervello.

Per Paracelso ogni pianta corrispondeva ad un organo e ad un pianeta.

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto

Per gli antichi esisteva una corrispondenza tra tutte le cose, la Natura è un unico organismo vivente, quindi una pianta con parti somiglianti a organi umani, apparati o funzioni è utile per curare gli stessi. Il principio fondamentale dell’omeopatia messo in luce dal Dott. Samuel Hahneman descrive chiaramente la legge dei simili: “il simile cura il simile”. Di queste teorie si è avvalso anche il Dott.Eduard Bach sperimentando l’efficacia dei suoi “ fiori curativi” che si basano anche sulle loro signature.

Il dott. Edward Bach (1886/1936) fu un moderno pioniere della ricerca medico-olistica, il suo curriculum spazia dalla batteriologia alla microbiologia, attraverso la quale diede un importante contributo alla medicina contemporanea con le sue ricerche sui batteri intestinali. Nel corso delle sue esperienze approfondisce studi di omeopatia lavorando presso l’ospedale omeopatico di Londra e antroposofia. La sua natura curiosa lo guida verso introspezioni Spirituali quali il buddismo ed altre filosofie che gli aprono orizzonti e conoscenze che lo aiuteranno nella sua opera di ricerca e completamento riguardo la floriterapia. La sua particolare sensibilità lo porta ad avvicinarsi alla ricerca di rimedi, semplici, che solo la natura poteva donarci per arrivare alla “guarigione dell’essere”.
Nelle sue ricerche aveva capito che la malattia fisica è la conseguenza di una disarmonia emozionale e, che solo nella nostra interiorità risiedono quell’equilibrio, quell’armonia, quella divinità che una volta ritrovati, ci accompagnano verso la guarigione.

La malattia è il consolidamento di un’abitudine mentale ed è sufficiente trattare lo stato negativo del paziente affinché scompaia.

Dott. Eduard Bach

Così iniziò la sua ricerca sulle “Piante Divine di ordine Superiore” come amava chiamarle, fiori piante e alberi capaci di riportare equilibrio ed armonia a tutti i livelli del nostro essere. Nel suo pellegrinare tra boschi e distese sconfinate di piante e fiori nella verde Inghilterra affinò la sua particolare sensitività, dono che il grande Maestro gli aveva dato. Questo gli permise di sperimentare su sé stesso, anche a livello fisico, i disagi che l’essere umano provava nella malattia che fosse essa di natura fisica o emotiva.

Attraverso queste esperienze riuscì a trovare la soluzione in quei rimedi floreali “di ordine Divino superiore” oggi conosciuti come i “Fiori di Bach”.

L’armonia del mio essere è la mia massima protezione

SAINT GERMAIN

Andando avanti nel tempo la floriterapia ha annoverato grandi ricercatori e sensibili anime che hanno dedicato la loro vita ad approfondire gli studi del Dott. Bach e alla scoperta di nuovi rimedi. Ognuno di loro nella consapevolezza che seguire gli insegnamenti della natura avrebbe portato alla luce nuove energie di guarigione.

Uno di questi è il Dott. Ian White padre fondatore delle Australian Bush flower essences.
E’ interessante dare uno sguardo alle origini e all’opera di Ian, il quale annovera nella sua storia genealogica cinque generazioni di erboristi che si tramandano la conoscenza delle proprietà curative delle piante e dei fiori, del bush Australiano dal punto di vista fisico ed energetico.
Racconta che sin da bambino passeggiava nelle distese di fiori e piante insieme alla nonna apprendendo le regole e gli antichi segreti curativi di quei luoghi a lui tanto cari. L’antica e profonda cultura aborigena riecheggia in tutta la sua opera come un ologramma Spirituale dentro il quale la sua sensibilità riesce ad assumere un carattere personale fino a diventare egli stesso parte di quell’ologramma.

L’Australia è una terra dai grandi contrasti in cui la natura si esprime rigogliosa e potente con una varietà di piante e fiori unici.

Ian White dopo aver conseguito il diploma di laurea in naturopatia si appassionò alla floriterapia di Bach fino a concepire l’idea di studiare il potenziale curativo dei fiori Australiani. Inizia allora a sperimentare su se stesso e sui suoi pazienti i rimedi da lui stesso preparati con grande successo e per circa trenta anni porta avanti una ricerca profonda e accurata che lo porterà a girare quasi tutto il continente Australiano anche nei luoghi più impervi e difficili, per raggiungere quei fiori “speciali”utili all’umanità.

La guarigione rappresenta l’aspetto visibile della ritrovata armonia ed equilibrio interiore

LOUIS PROTO

Da questa ricerca viene messo a punto l’attuale repertorio di essenze utilizzate con grande successo in Australia, in Brasile e in tutta l’Europa anche a livello clinico con studi e ricerche su molti disturbi di varia natura, emozionale, psicologica e naturalmente fisica.
Il potere curativo delle essenze floreali è ormai sperimentato con successo da decenni con risultati sorprendenti, la loro attività di catalizzatori gli permette di aiutare a risolvere una vasta gamma di disturbi e stati emotivi negativi, portando chiarezza, armonia e consapevolezza per ritrovare il proprio equilibrio emozionale.